Formazione e competenze STEM: nuove opportunità e fondi
Migliorare le competenze STEM (acronimo di Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) e multilinguistiche dei giovani italiani, in modo da rafforzare le abilità tecniche e linguistiche: aspetti cruciali per lo sviluppo economico e la competitività di qualsiasi paese. In questo senso, sono previsti nuovi investimenti sul fronte della formazione e del rapporto tra scuola e lavoro, con progetti che prevedono approcci strutturati e l’uso di piattaforme capaci di creare percorsi didattici innovativi, con l’obiettivo di generare occupazione strutturale e di qualità.
Con i finanziamenti derivati dal programma Nex generation Ue, nel dettaglio, è previsto l'ampliamento del settore di intervento nelle scuole italiane.
Si tratta di una nota che contiene nel dettaglio le linee operative per la gestione dei progetti, tramite la piattaforma Futura PNRR, che consente alle scuole di progettare, gestire e monitorare i progetti finanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, seguendoli dalla fase di creazione fino a quella di rendicontazione finale. Futura Pnrr– Gestione progetti è la piattaforma per la gestione dei progetti finanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza di titolarità del Ministero dell’istruzione e del merito, che consente alle scuole di progettare, gestire e monitorare i progetti finanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, seguendoli dalla fase di creazione fino a quella di rendicontazione finale. La struttura consente la gestione di tutto il ciclo di vita del progetto e si compone di 5 aree: “Progettazione”, “Gestione”, “Assistenza”, “Comunicazioni” e “Iniziative”, contenente specifiche funzioni per singole iniziative di interesse del PNRR.
Per quanto riguarda invece gli obiettivi del progetto di potenziamento, sono sostanzialmente due: da un lato promuovere l’integrazione, all’interno dei curricula di tutti i cicli scolastici, di attività, metodologie e contenuti volti a sviluppare le competenze STEM, digitali e di innovazione; dall'altro, potenziare le competenze multilinguistiche di studenti e insegnanti. Le attività dovranno essere organizzate promuovendo l’insegnamento delle discipline secondo l’approccio STEM, valorizzando le esperienze induttive, laboratoriali, che possono essere realizzate sia in ambienti dedicati all’interno delle scuole sia in contesti reali, laboratoriali, centri di ricerca, e possono coinvolgere sia docenti, ricercatori, professionisti di discipline STEM, sia università, ITS Academy, enti di formazione, centri culturali e di ricerca, musei, associazioni professionali e datoriali, imprese, anche in rete con altre scuole.
Del resto, gli investimenti nelle competenze citate rappresentano un'opportunità fondamentale per il futuro dell'Italia. Colmare il gap in questo ambito permetterebbe al paese di:
aumentare la competitività dell'economia italiana a livello internazionale;
favorire l'innovazione e la crescita in settori strategici come la green economy, la digitalizzazione e l'industria 4.0;
creare nuovi posti di lavoro e ridurre la disoccupazione, soprattutto tra i giovani;
promuovere una maggiore inclusione sociale e contrastare le disparità di genere.
Tutti aspetti rafforzati dalle ricerche e dai dati raccolti mediante indagini statistiche. Secondo l'Osservatorio STEM della Fondazione Deloitte, infatti, la domanda di profili con queste competenze è in continua crescita e si stima che entro il 2025 saranno necessari oltre 1 milione di lavoratori STEM in Italia. Con diversi vantaggi, anche in ottica retributiva: i dati elaborati dall'Osservatorio JobPricing di Indeed indicano che uno sviluppatore software con esperienza può guadagnare fino a 60mila euro annui, mentre un data scientist può arrivare a 70mila euro.
Comments