Governo: probabile taglio Iva e Irpef
Il Governo sta lavorando a delle nuove misure, una delle quali potrebbe riguardare il ribasso dell’IVA ordinaria. Qualora questa ipotesi diventasse realtà, allo Stato il taglio (considerato paro a 2 punti percentuali) verrebbe a costare circa 10 miliardi. Per molti questa misura però non avrebbe nessun impatto positivo a livello di spinta propulsiva ai consumi ma anzi, una misura alla quale il Governo dovrebbe lavorare con priorità sarebbe l’intervento sull’IRPEF poiché, su 41 milioni di contribuenti, infatti, circa il 31% dei contribuenti totali (12,5 milioni) subisce un prelievo pari a zero. Inoltre, un intervento importate potrebbe essere quello sul riconoscimento dell’accesso al fondo perduto anche alle libere professioni proprio per far fronte al meglio alla contrazione del Pil italiano (pari al 12%) e quindi creare un’equa fiscalità, un’idea liberale d’impresa e sul sostegno e la competenza delle professioni intellettuali. Il 6 luglio dell’anno corrente il Consiglio dei Ministri si è riunito e il Ministro dell’Economia e delle finanze Gualtieri ha illustrato il Programma Nazionale delle Riforme, definendo una lista di priorità da mettere a punto a settembre e da “condividere” con Bruxelles. L’obiettivo è accedere ai nuovi fondi europei anti-Covid e agire sulla tanto auspicata riforma del fisco, intensificare gli investimenti nella scuola, ricerca, logistica, banda larga, farmaceutica, biomedicale, automotive, siderurgia, edilizia, turismo e cultura.
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