I mercati finanziari sono un’occasione da non perdere per le Pmi
di Daniela Russo Il Sole 24 Ore , Estratto da “PLUS24”, p.16, 20 maggio 2023
Nel primo trimestre del 2023, in base alla stima preliminare Istat, il Pil italiano ha segnato un aumento (+0,5% la variazione congiunturale, -0,1% alla fine del 2022) superiore a quello di Francia e Germania e del complesso dell’area euro. Il dato sintetizza un incremento del valore aggiunto nel comparto dell’industria e dei servizi e una stazionarietà dell’agricoltura. Il tessuto economico nazionale esprime numerose eccellenze, che nel corso della pandemia hanno dimostrato resilienza e capacità innovativa e partecipano alla ripresa di uno dei principali indicatori economici nazionali. In questo scenario, le Pmi svolgono un ruolo determinante per lo sviluppo, come testimoniano anche i recenti dati dell’Osservatorio Export Cna (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa): le realtà della manifattura contribuiscono alle esportazioni complessive del settore per il 48,3 per cento del totale. Stando ai dati Eurostat per il 2020, il 51,2 oer cento dell’export del comparto è realizzato da imprese piccole e medie imprese. Una quota che fa dell’Italia la seconda economia europea per esportazioni manifatturiere dopo la Germania.
Avvicinare sempre più il risparmio privato all’economia reale consentirebbe di svincolarle negli investimenti dalla disponibilità immediata di mezzi finanziari, propri e di terzi, e dalla capacità di autosostenere la crescita. I mercati finanziari rappresentano, dunque, un’occasione imperdibile. Ne è convinto Luigi Consiglio, presidente di Gea – Consulenti di Direzione, tra i partner della rete Eccellenze di Impresa. «Negli ultimi anni il mondo ha subìto tre discontinuità significative: il Covid- 19, l’aumento dei costi delle materie prime e la guerra in Ucraina – spiega Consiglio -. Questi fenomeni hanno messo a dura prova l’infrastruttura aziendale del pianeta, le imprese italiane però hanno reagito meglio delle altre perché la flessibilità originaria, dovuta alla capacità di superare da sempre difficoltà interne, ha pagato in termini di allenamento. Lo scenario delle nostre imprese, dopo questa fase così complessa, paradossalmente, è migliore, il loro valore è cresciuto: fatturati e marginalità sono aumentati grazie alla resilienza, alla flessibilità e alla capacità dei nostri imprenditori di prevenire e contrastare le difficoltà». Secondo l’ultima edizione di Campioni di Italia, realizzata da Eccellenze di Impresa, il tessuto produttivo nazionale è ricco di aziende leader mondiali delle proprie categorie, capaci di investire più dei concorrenti in ricerca e sviluppo. ̀Se si riuscisse a rafforzare la struttura patrimoniale delle aziende con un maggior numero di mezzi propri, sarebbe possibile moltiplicare fatturato, lavoro e occupazione dell’intero Paese. Le stime di Eccellenze di Impresa evidenziano come raggiungere il livello di capitalizzazione delle aziende tedesche, circa il doppio dell’indice italiano, permetterebbe al Pil industriale di crescere del 26% e a quello totale del 6 per cento. Tra i punti di forza del made in Italy c’è l’ampia gamma di settori in cui le aziende riescono a distinguersi e primeggiare a livello internazionale. In termini di crescita e possibili rendimenti per gli investitori esistono diversi comparti da monitorare, secondo Consiglio: «La meccanica è di grande interesse, siamo leader mondiali. Anche l’high-tech è un settore da seguire con attenzione, così come la farmaceutica, il packaging, l’automotive. Design e fashion sono noti nel mondo. C’è tanta strada da fare, invece, in comparti classici, come il turismo. Dobbiamo capire che non siamo più un Paese di micro-aziende». L’invito è a guardare con maggiore ottimismo e meno pregiudizi un tessuto produttivo che potrebbe accelerare il percorso di sviluppo se adeguatamente sostenuto da capitali provenienti da fonti diverse rispetto al canale bancario. «Ci sono aziende, come Technoprobe, capaci di trasmettere un messaggio importante: non bisogna mai arrendersi, tutto è possibile dove c’è determinazione e lavoro. È fondamentale sostenere queste imprese, finanziarle. Da questa consapevolezza nasce l’idea dei Premi che Eccellenze di Impresa dedica ogni anno alle realtà produttive italiane: Attrattività finanziaria ed Eccellenze di Impresa».
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