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Daniel Piscitelli

Identificazione del gruppo bancario UniCredit come istituzione a rilevanza sistemica globale

La Banca d’Italia ha identificato il gruppo bancario UniCredit come istituzione a rilevanza sistemica

globale (Global Systemically Important Institution, G-SII) autorizzata in Italia.


La metodologia per individuare e classificare le G-SII nelle diverse sottocategorie1 è definita nel

regolamento delegato UE/2014/1222 della Commissione europea. Il regolamento contiene previsioni

coerenti con quanto stabilito dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria e dal Consiglio per la

stabilità finanziaria (Financial Stability Board, FSB), in modo da garantire che annualmente siano

identificate come G-SII le stesse banche europee incluse nella lista pubblicata dall’FSB con la medesima

periodicità.


Sulla base dei dati riferiti al 31 dicembre 2021 il gruppo bancario UniCredit non è automaticamente

identificato come G-SII. Tuttavia, il calo del punteggio dell’intermediario risulta prevalentemente

connesso con fattori esogeni anziché con un cambiamento dell’importanza sistemica della banca.

Hanno influito soprattutto la volatilità introdotta dalla nuova metodologia di valutazione delle banche

sistemiche globali e il marcato deprezzamento dell’euro rispetto ad altre valute rilevanti; quest’ultimo

aspetto, in particolare, ha determinato un aumento degli aggregati espressi in euro riferiti alle banche

non europee.


Anche alla luce dell’attuale incertezza sull’evoluzione del quadro congiunturale, la Banca d’Italia ha

esercitato il supervisory judgment al fine di continuare a identificare il gruppo bancario UniCredit come

G-SII anche per il 2024, collocandolo nella prima sottocategoria di rilevanza sistemica globale.


Il gruppo UniCredit, in base alla classificazione dell’anno scorso, dovrà mantenere dal 1° gennaio 2023

una riserva di capitale per le G-SII – espressa in termini di capitale di migliore qualità (common equity

tier 1, CET1) – pari all’1,0 per cento delle esposizioni complessive ponderate per il rischio. Tale riserva

dovrà quindi essere mantenuta anche dal 1° gennaio 2024.


La decisione è stata assunta ai sensi della circolare 285/2013 della Banca d’Italia (Disposizioni di

vigilanza per le banche); la circolare recepisce in Italia le disposizioni della direttiva UE/2013/36 ed

esplicita i criteri su cui si basa la metodologia per l’individuazione delle G-SII.


Roma, 9 dicembre 2022

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