Ignazio Visco: l’evasione, peso da riorganizzare
Il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco ha invitato ad un ripensamento della struttura della tassazione. Questo perché, come ha spiegato, "ciò che soprattutto ci differenzia dalle altre economia avanzate è l'incidenza dell'economia sommersa e dell'evasione che si traduce in una pressione fiscale effettiva troppo elevata per quanti rispettano pienamente le regole”. L’obiettivo della riorganizzazione deve essere uno: aumentare l’efficienza del sistema produttivo poiché “ le ingiustizie e i profondi effetti distorsivi che derivano da evasione e sommerso si riverberano sulla capacità di crescere e di innovare delle imprese e generano rendite a scapito dell'efficienza del sistema produttivo”. Ha inoltre aggiunto che “un nuovo rapporto è indispensabile anche in Europa. Ogni Paese deve utilizzare le risorse messe a disposizione dalle istituzioni europee. I fondi europei non potranno mai essere 'gratuiti', il debito europeo è debito di tutti e l'Italia contribuirà sempre in misura importante al finanziamento delle iniziative comunitarie, perché è la terza economia dell’Unione”. Parlando poi delle conseguenze del Coronavirus ha commentato che “avrà significative ripercussioni sul mercato del lavoro e i giovani saranno i più colpiti dalla crisi. La caduta dell'attività economica ha ridotto le nuove opportunità di impiego, ripercuotendosi in particolare sui giovani che per la prima volta si affacciano sul mercato del lavoro, su chi è abitualmente impegnato in attività stagionali, con contratti a tempo determinato o di apprendistato. Colpisce con maggiore intensità le attività tradizionalmente svolte dai lavoratori autonomi e il lavoro irregolare, ancora troppo diffuso nel nostro Paese. La partecipazione al mercato del lavoro è caduta di quasi 300mila unità”.
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