Il settore del lusso è da anni in fermento, le acquisizioni e fusioni hanno assunto un aspetto sempre più importante e la forte crescita del ceto medio nei paesi emergenti ha dato nuova linfa al settore.
Ovviamente i rischi sono molti, le abitudini dei consumatori e le mode possono cambiare repentinamente inoltre il 2020 ha messo in forte difficoltà le firme che erano più presenti in spazi fisici.
In Svizzera Richemont e Swatch puntano sull'orologeria e gioielleria, Kering oltre ai gioielli ha una forte presenza nell'alta moda e LVMH risulta invece l'azienda più diversificata grazie ai suoi marchi che comprendono alcolici, gioielli profumi e addirittura Hotel e ristoranti.
In Italia spicca la presenza di Moncler, che dalla quotazione in borsa ha avuto una grossa crescita a livello di utili e ricavi e quest'anno ha realizzato un'acquisizione chiave, ovvero Stone Island.
Ad inizio 2018 è stato lanciato da Amundi un ETF l' Amundi S&P Global Luxury, che al costo dello 0,25% annuo mi permette di investire nel lusso con una buona diversificazione a livello geografico e di numero di aziende.
L'ETF nel 2020 ha vissuto un anno particolare, andando a perdere il 40% a marzo per chiudere l'anno in positivo del 20%.
Il settore moda è difficile da analizzare per via del rapido cambiamento del gusto dei consumatori, le aziende devono essere estremamente reattive e anni come il 2020 indicano la strada del futuro, chi nonostante la pandemia ha retto, realizzando importanti acquisizione e rafforzando la presenza online è uscito vincitore.
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