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Immagine del redattoreLuca Baj

Istat, diminuisce la popolazione e i residenti sono 384mila in meno

Continua a diminuire la popolazione, al 1° gennaio 2021 i residenti sono 59 milioni 259mila, 384mila in meno su base annua. Minimo di nascite e massimo di decessi, 7 neonati e 13 decessi per mille abitanti. Flussi migratori con l’estero frenati, il saldo è di +79 mila, pari a 1,3 per mille abitanti, la metà del 2019. Età media in ulteriore rialzo, 46 anni al 1 gennaio 2021. La popolazione in calo in quasi tutte le regioni con l’eccezione del Trentino-Alto Adige, dove si registra una variazione annuale della popolazione pari a +0,4 per mille. Il decremento demografico colpisce maggiormente il Mezzogiorno (-7 per mille) rispetto al Centro (-6,4) e al Nord (-6,1). Molise (-13,2) e Basilicata (-10,3) sono le regioni più colpite. Tra quelle del Nord spiccano Piemonte (-8,8), Valle d’Aosta (-9,1) e soprattutto Liguria (-9,9). Sono comunque numerose, e concentrate nel Nord-ovest, le province che nel 2020 perdono almeno l’1% della popolazione. In particolare, le province di Vercelli, Asti, Alessandria e Biella in Piemonte; le province di Savona e Genova in Liguria, quelle di Pavia e Cremona in Lombardia. Nel Centro del Paese soltanto la provincia di Macerata si trova nelle stesse condizioni mentre nel Sud, oltre a Isernia, figurano anche le province di Benevento, Avellino, Campobasso, Potenza e Crotone. Nelle Isole, infine, il decremento demografico interessa le province di Caltanissetta, Enna, Nuoro e Oristano. Infine, l’unica a vantare un saldo demografico positivo è la provincia di Bolzano (+2 per mille).

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