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Immagine del redattoreLuca Baj

La strategia europea dell'economia digitale

Le opportunità del digitale, le nuova regole che l’Europa si sta dando in materia e la costruzione di una società dove i valori e i diritti dei cittadini europei siano al centro dell'innovazione: sono stati i maggiori temi affrontati dell'incontro di stasera nella sala Falconetto di Palazzo Geremia, alla presenza di tanti giovani che hanno potuto rivolgere le loro domande ai relatori nell’ambito dei “Policy Dialogues” curati dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea. Nel panel dell'incontro, moderato da Luca De Biase, giornalista de Il Sole 24 Ore: Roberto Viola, direttore Generale, Communications Networks, Content and Technology CONNECT - Commissione Europea, Francesca Bria Presidente CDP Venture Capital, Fondo Nazionale Innovazione e Sabrina Pignedoli, deputata al Parlamento Europeo.

Fra il pubblico, anche Francesco Profumo e Andrea Simoni, rispettivamente presidente e segretario generale delle Fondazione Bruno Kessler, il centro trentino di eccellenza che conduce ricerche sull'intelligenza artificiale - focus della serata - e Antonio Parenti, direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea.

Una società diversa, più verde e digitale, sostanzialmente migliore: a questo punta la visione europea, basata sui valori democratici, attraverso il digitale. Una "società a distanza zero, in un ambiente connesso e collaborativo" come ha spiegato Viola. Ci vogliono però competenze, infrastrutture, e trasformazione delle imprese, oltre ad un cambio epocale della pubblica amministrazione. "L’Italia ha risorse enormi, ma sconta il ritardo verso un sistema moderno e digitale. Oltre al traino dell’Europa, la volontà di cambiamento deve cominciare dalle persone", ha detto ancora Viola.

Pignedoli ha sottolineato la necessità di dare ai cittadini un sistema sicuro e una trasparenza, con un quadro normativo con il quale i cittadini si sentano tutelati, per questioni legate alla privacy e allo sviluppo economico. L'intelligenza artificiale investe molti campi, a partire dagli strumenti che le Forze dell’ordine possono utilizzare a contrasto della criminalità che sfrutta i big data e i sistemi digitali, ma anche sul fronte del risparmio dell'acqua, del monitoraggio della sicurezza del territorio, del controllo delle plastiche, dello sviluppo delle aree disagiate e periferiche, per evitare lo spopolamento.

Bria ha ribadito che il tema riguarda il futuro di tutti noi: ambiente, educazione, modi di vivere le città e molto altro, con l’Europa al centro. "Senza queste competenze, per il futuro rischiamo di vivere in un mondo più povero, meno competitivo e meno giusto. Saranno i cittadini a giudicare se il Pnrr avrà trasformato la nostra società in meglio. L'Italia si dovrà distinguere non solo per la cultura e le bellezze del passato, ma come un paese che innova", ha detto. Tra le questioni poste in campo dai ragazzi intervenuti nella seconda parte dell'appuntamento, temi come le competenze necessarie e le opportunità migliori da cogliere in campo lavorativo e degli studi, il tema della cybersecurity, la tutela della privacy, il rischio del divario generazionale nelle competenze digitali.



fonte: ufficio stampa festival


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