Lavoratori, perdono il lavoro 345mila autonomi
- Luca Baj
- 15 mag 2022
- Tempo di lettura: 2 min
Secondo l’Ufficio studi della CGIA, tra febbraio 2020 e lo scorso mese di marzo l’occupazione tra il popolo delle partite Iva è scesa di 345 mila unità, pari a una contrazione del 6,6 per cento. Durante l’anno di pandemia tanti artigiani, esercenti, piccoli commercianti, liberi professionisti e lavoratori autonomi non ce l’hanno fatta e sono stati costretti a chiudere. A marzo di quest’anno il numero complessivo dei lavoratori indipendenti presenti in Italia si è attestato a quota 4.893.000. Se in questi ultimi 13 mesi la situazione è stata molto pesante, nei prossimi la situazione dovrebbe migliorare. Secondo una recente indagine realizzata dall’Istat, sono 292 mila le aziende che si trovano in una situazione di seria difficoltà. Sono attività che danno lavoro a 1,9 milioni di addetti e producono un valore aggiunto che sfiora i 63 miliardi di euro. Il numero medio di addetti per impresa di questa platea di aziende così a rischio chiusura è pari a 6,5. Sono micro attività pesantemente colpite dall’emergenza sanitaria che non hanno adottato alcuna strategia di risposta alla crisi e, conseguentemente, corrono il pericolo di abbassare definitivamente la saracinesca. I settori produttivi più interessati da queste 292 mila attività sono il tessile, l’abbigliamento, la stampa, i mobili e l’edilizia. Nel settore dei servizi, invece, si distinguono le difficoltà della ristorazione, degli alloggi/alberghi, del commercio dell’auto e altri comparti come il commercio al dettaglio, il noleggio, i viaggi, il gioco e lo sport. Tra febbraio 2020 e il marzo di quest’anno sono stati persi circa 900 mila occupati. Un dato drammatico se consideriamo che con i 248 miliardi di euro di investimenti previsti con il Next Generation EU, al termine della spesa, cioè nel 2026, in Italia sono previsti solo 750 mila nuovi posti di lavoro. In termini assoluti, comunque, la base occupazionale del nostro Paese è composta da 22.246.000 unità, di cui 17.352.000 sono lavoratori dipendenti (78 per cento del totale) e 4.893.000 autonomi (22 per cento del totale). I disoccupati, invece sono 2.495.000 (il tasso di disoccupazione a marzo 2021 era al 10,1 per cento) e gli inattivi hanno raggiunto quota 14.031.000. In Italia, infine, possiamo contare anche su un esercito di 3,2 milioni di lavoratori in nero: di cui 527 mila sono localizzati a Nordest, 727 mila nel Centro, 783 mila e 700 nel Nordovest e 1,2 milioni nel Sud.
Comments