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Immagine del redattoreLuca Baj

Le Obbligazioni Convertibili




Le obbligazioni convertibili sono lo strumento finanziario che è stato in grado, negli anni, di generare rendimenti paragonabili all'azionario con una volatilità quasi dimezzata, sono titoli IBRIDI, considerata la posizione intermedia tra azioni e obbligazioni.

Il possessore ha la facoltà di convertire l'obbligazione e diventare azionista secondo criteri di conversione stabiliti ex ante.

L’opzione call contenuta nel bond potrebbe essere relativa alla medesima società o collegata ad un altra azienda.

Le obbligazioni convertibili risultano lo strumento più efficiente negli ultimi 25 anni, nel 2008 il crollo è stato contenuto rispetto all'azionario, e il recupero dei massimi storici è stato molto più rapido.

Tuttavia i convertible bonds non sono la panacea a tutti i mali del portafoglio, possono infatti soffrire in determinati periodi temporali, ovvero in un arco temporale che prevede tassi bassi e mercati azionari in discesa, inoltre sono poche le obbligazioni convertibili sul mercato, sono concentrate nel settore bancario e ancora più difficile è l approccio allo strumento da parte dei piccoli investitori, infatti gli ETF al 2020 danno poca scelta però per fortuna ve ne sono un paio. L’investitore deve prestare attenzione a non selezionare etf di obbligazioni convertibili “contingent” (ovvero con conversione all’avvenire di una contingenza, ad esempio perdita dei requisiti patrimoniali della banca su cui poi avviene la conversione) senza avere in mente quali siano le clausole di contingenza e senza sapere se si è in grado di accettare il rischio, ma selezionare piuttosto semplici etf o fondi attivi ben diversificati che investono in obbligazioni convertibili globali.


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