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Immagine del redattoreLuca Baj

Mark Zuckerberg nel mirino dei colossi

Mark Zuckerberg è di nuovo nel mirino dei colossi. Nell’ultima settimana la sua ricchezza personale ha avuto un crollo dell’8,3% pari a più di 7 miliardi di dollari, sancendo il risultato peggiore da tre mesi. Le accuse che gli sono state fatte sono quelle di non essere abbastanza duro nella lotta ai contenuti razzisti. L’offensiva da parte di diversi brand alla piattaforma social più famosa al mondo è stata fatta attraverso la campagna "Stop hate for profit”. Con il crollo della sua ricchezza personale Zuckerberg è scivolato al quarto posto nella classifica dei Paperoni, superato dal re del lusso Bernard Arnault, boss di Louis Vuitton, che raggiunge  sul podio con Jeff Bezos e Bill Gates. Il contraccolpo ha però avuto i suoi effetti, Il proprietario di Fcebook ha infatti annunciato che segnalerà i post dei politici che violano le regole del social. Il fondatore di Facebook ha dichiarato che aggiungerà dei tag ai post che sono "degni di nota" ma violano le regole della piattaforma perché contengono contenuti d’odio, senza però rimuoverli perché ritenuti contenuti "news-worthy", cioè rilevanti per il pubblico dibattito e per la stampa.

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