Ocse: è allarme disoccupazione giovanile
L’Ocse lancia l’allarme per la disoccupazione giovanile italiana. Secondo quanto emerge dalle prospettive sull’occupazione dell’organismo “il tasso di disoccupazione giovanile è salito ulteriormente da un livello già molto alto di 28,7%, raggiungendo il 33,8% nel gennaio 2021. L'Italia - avverte l'organismo - è uno dei pochi paesi Ocse in cui il tasso di disoccupazione giovanile è rimasto vicino al suo livello massimo per tutta la primavera del 2021”. Le cause di questo dato sono da ritrovare sicuramente nella pandemia e nell Cig. Inoltre, si legge, che “a livello Ocse, invece, il tasso di disoccupazione giovanile è aumentato dall'11,4% fino ad un picco del 19% - raggiunto già nell'aprile 2020 - per poi scendere al 15% ad aprile 2021”. Oltre alla pandemia che ha ha avuto anche un costo in termini di posti di lavoro, l’uso così importante e prolungato della cassa di integrazione ha sì limitato le perdite di posti di lavoro In Italia, afferma l'organismo, ma "l'uso della cassa integrazione ha raggiunto un picco del 30% nel mese di aprile 2020 - ben al di sopra della media Ocse del 20% - ed era ancora all'8% a dicembre 2020, l'ultimo mese per cui i dati sono disponibili"
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