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Immagine del redattoreLuca Brivio

Opec+: taglio produzione esteso al 2025



L’OPEC+ ha deciso di estendere i tagli alla produzione di petrolio fino alla fine del 2025 per sostenere i prezzi in un contesto economico e geopolitico incerto. Questi tagli, iniziati alla fine del 2022, ammontano a circa due milioni di barili al giorno e mirano a ridurre l’offerta per far risalire i prezzi.


In aggiunta a questa estensione, l’organizzazione ha stabilito un aumento dell’obiettivo di produzione degli Emirati Arabi Uniti di 300.000 barili al giorno, con Abu Dhabi che ha accettato ulteriori riduzioni su richiesta dell’Arabia Saudita. Anche l'Arabia Saudita, la Russia, l’Algeria, l’Oman, il Kazakistan, il Kuwait e l’Iraq hanno fatto sforzi supplementari che verranno probabilmente rinnovati nel 2025.


Nonostante queste misure, l’analista di Rystad Energy Mukesh Sahdev sottolinea che l’OPEC+ affronta una sfida significativa: la quantità effettiva di barili immessi sul mercato potrebbe essere superiore a quella registrata. Paesi come l’Iraq e il Kazakistan hanno superato le loro quote nel primo trimestre, e la Russia ha sovraprodotto in aprile. Questo potrebbe minare la strategia del cartello.


Nonostante gli sforzi, l’OPEC+ è riuscita solo a mantenere i prezzi del petrolio stabili intorno agli 80 dollari al barile per il Brent e il WTI, senza riuscire a farli aumentare significativamente. Le previsioni di domanda dell’organizzazione per il 2024 rimangono invariate, mentre l’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE) ha rivisto al ribasso le sue stime, mostrando un punto di vista meno ottimista.

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