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Immagine del redattoreLuca Baj

Parchi tecnologici, strumento unico di sviluppo economico in Trentino

Al centro dell'attenzione dell'incontro le 'best practices' a livello internazionale con l'intervento di Luis Sanz, esperto del settore, già direttore generale dello IASP – International Association of Science Parks e con due tra le migliori realtà sul territorio presentate da Stefano Majorana (Direttore Generale di Kilometro Rosso) e Marco Baccanti (Direttore Generale di Fondazione Enea Tech e Biomedical). Ha partecipato all'evento anche l’assessore allo Sviluppo Economico della Provincia autonoma di Trento, Achille Spinelli, indicando le politiche di sviluppo provinciali.

I relatori, intervistati da Pierangelo Soldavini, giornalista del Sole 24 Ore, sono intervenuti all'incontro, evidenziando come i parchi scientifici e tecnologici, se ben progettati e gestiti, sono un potente strumento di innovazione e sviluppo economico dei territori.

E' toccato a Luis Sanz, Presidente Comitato Consultivo IASP spiegare che cosa sono i parchi tecnologici, evidenziando che oggi nel mondo ci sono oltre 2.000 realtà, 500 situate solo in Cina. Sono un prodotto dell'economia della conoscenza che ha profondamente modificato la vecchia economia industriale. Nella vecchia economia, più si consuma una materia prima (ferro ad esempio) meno ne rimane, mentre nell'economia della conoscenza, più si consuma e più si moltiplica e cresce. Abbiamo un nuovo mercato che è globale – ha ricordato Sanz -, nuovi tipi di aziende con altre esigenze. I parchi sono quindi progetti che rispondono a queste nuove richieste, che prima non esistevano. I parchi, nati in America, oggi sono diventati un successo mondiale. La città sta diventando motore di sviluppo come non mai. Non è più un contenitore passivo, oggi ha un ruolo attivo nello sviluppo dell'economia della conoscenza, attivando investimenti in questo settore. Il parco sta lasciando ormai la dimensione di spazio e si sta integrando in modo reticolare nella vita delle città più moderne e innovative.

L'esperienza dei parchi tecnologici in Trentino è stata presentata da Marco Baccanti, Direttore Generale di Fondazione Enea Tech e Biomedical. “In provincia di Trento abbiamo elementi di unicità – ha detto – il governo locale ha deciso di dotarsi di tutte le leve dello sviluppo tecnologico per favorire nuove iniziative. Interventi di ricerca, incubatori, fino all'attrazione degli investimenti. Dal 2019, la Provincia ha deciso in particolare di puntare l'attenzione su quattro settori chiave quali: scienze della vita, meccatronica, digitale e sostenibilità, diventati una vera e propria scelta di campo con azioni mirate”.

L'innovativa esperienza di Kilometro Rosso a Bergamo è stata illustrata dal direttore, Salvatore Majorana: “Il nostro modello è opposto rispetto al Trentino – ha sottolineato – il nostro parco nasce dalla visione di un imprenditore che si è proposto di mettere in rete altre realtà. Oggi è un aggregatore con 75 tra aziende e centri di ricerca e occupa circa 2mila persone. La differenza è che da noi non si vede la presenza dell'attore pubblico. Dopo 15 anni, abbiamo comunque un ottimo rapporto con gli enti territoriali, ma non siamo frutto degli stessi. Questo modello abbraccia diverse discipline: meccanica, meccatronica, intelligenza artificiale e molto altro. Dopo un percorso consolidato, oggi stiamo realizzando molti progetti innovativi che creano sinergie tra diverse aziende di settori molto variegati. Tenacia e perseveranza sono alla base di ogni progetto”.

L'Assessore provinciale allo sviluppo economico Achille Spinelli ha concluso soffermandosi sull'importanza dei parchi per il Trentino. “La dimensione delle nostre imprese è minore rispetto ad altri territori, per questo la Provincia ha deciso di investire risorse proprie destinate all'incentivo e all'attrazione di nuovi investimenti, con la preziosa collaborazione di Trentino Sviluppo che accompagna le aziende con molte iniziative innovative. In Trentino il sistema pubblico e privato investe oggi più di 300 milioni di euro in ricerca e innovazione (circa 280 milioni dal pubblico e tra i 20/30 milioni dal privato). Per quanto riguarda il futuro, intendiamo investire sempre di più nell'innovazione e nelle ricerca, in particolare sulle scienze della vita con un nuovo polo a Rovereto, che dovrebbe prendere vita a breve, sfruttando risorse dal Pnrr e collaborazione con il dipartimento di biotecnologie. Ma intendiamo puntare anche sulla robotica in campo sanitario, che consideriamo uno degli ambiti strategici con la telemedicina. Abbiamo poi le energie, un polo lavorerà sull'idrogeno. Infine, abbiamo bisogno di lavorare di più sulle scienze informatiche. Lavorare sulle tecnologie, che richiamano la finanza, questo è l'obiettivo con importanti ricadute su tutto il nostro territorio”.


 

fonte: ufficio stampa festival

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