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Immagine del redattoreLuca Brivio

Pensioni: il ranking mondiale di CFA Institute


L'istituto CFA Mercer ha pubbliato il CFA Institute Global Pension Index 2023, un ranking che mette a confronto una buona fetta dei sistemi pensionistici a livello mondiale, assegnando ad ogni stato un punteggio.

I Paesi Bassi hanno avuto il valore più alto dell'indice complessivo (85,0), seguiti da vicino dall'Islanda (83,5) e dalla Danimarca (81,3). L'Argentina ha avuto il valore più basso dell'indice (42,3). Anche se attualmente i Paesi Bassi stanno attuando una significativa riforma pensionistica, il sistema è ben posizionato per fornire eccellenti benefici in mezzo al passaggio da una struttura di benefici collettivi a un approccio più individuale basato su contributi definiti. Noi italiani ci collochiamo ad un punteggio di 56,3.

L'Indice utilizza la media ponderata dei sotto-indici di adeguatezza, sostenibilità e integrità. Per ciascun sotto-indice, i sistemi con i valori più alti sono stati il Portogallo per l'adeguatezza (86,7), l'Islanda per la sostenibilità (83,8) e la Finlandia per l'integrità (90,9). I sistemi con i valori più bassi nei sotto-indici sono stati la Corea del Sud per l'adeguatezza (39,0), l'Austria per la sostenibilità (22,6) e le Filippine per l'integrità (25,7). L'Italia in particolare ha avuto un buon ranking per adeguatezza (72.7) e integrità (75.9), ma si è collocata penultima in quanto a sostenibilità (23.7), superando solo l'Austria, il fanalino di coda della classifica parziale.

Il calo dei tassi di natalità ha posto pressione su diverse economie e sistemi pensionistici nel lungo termine, influenzando negativamente i punteggi di sostenibilità per paesi come Italia e Spagna. Diversi sistemi asiatici, tuttavia, tra cui Cina continentale, Corea, Singapore e Giappone, hanno intrapreso riforme per migliorare i loro punteggi negli ultimi cinque anni, mentre l'instabilità politica europea e Italiana hanno frenato riforme importanti nel settore.

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