Prezzi al consumo, in leggera discesa rispetto ad anno precedente
A novembre, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, è in diminuzione dello 0,1% su base mensile e dello 0,2% su base annua (da -0,3% di ottobre). L’inflazione è negativa per il settimo mese consecutivo, a causa prevalentemente dei prezzi dei Beni energetici (-8,6%, da -8,7% del mese precedente), ma l’attenuarsi della flessione si deve ai prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +0,1% a +0,7%) e al calo meno marcato di quelli dei Servizi relativi ai trasporti (da -2,0% a -1,6%). L’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi e quella al netto dei soli beni energetici accelerano rispettivamente da +0,2% a +0,4% e da +0,5% a +0,6%. La diminuzione dell’indice generale è dovuta al calo dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (-1,0%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (-0,8%), solo in parte compensata dall’aumento dei Beni alimentari non lavorati (+0,7%). L’inflazione è a -0,2% per l’indice generale e a +0,5% per la componente di fondo. I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona sono stabili a +1,2%, mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto registrano una flessione (da -0,2% a -0,3%). L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) non ha variazioni su base mensile e diminuisce dello 0,3% su base annua (da -0,6% di ottobre). La flessione meno marcata si deve alle dinamiche dei prezzi delle stesse componenti merceologiche che spiegano l’attenuata diminuzione su base annua dell’indice NIC, ma con un’amplificazione dei loro effetti contribuiscono per l’IPCA alla variazione dell’indice generale.
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