Recovery Plan, la struttura e le misure del nuovo Piano Marshall
Un piano da 222,1 miliardi di euro di investimento che avranno un impatto sul Pil del +3,6%. E’ quanto sostiene il presidente del Consiglio Mario Draghi a proposito del documento di 300 pagine che corrisponde a un vero Piano Marshall, inserito nell’intervento complessivo da 750 miliardi di euro del Next Generation EU della UE per la ripresa dei 27 Stati UE travolti dalla crisi della pandemia. Il Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) comprende anche il Fondo complementare da 30,6 miliardi di euro, di gestione nazionale, per completare e rafforzare le riforme dell’Italia. In sintesi, 191,5 miliardi di euro, pianificati nel Piano nazionale di ripresa e resilienza e 30,6 miliardi finanziati a livello nazionale dal Fondo complementare. Lo strumento programmatico di riforme e investimenti vuole rispondere a due obiettivi: riparare i danni economici e sociali della crisi pandemica; contribuire ad affrontare le debolezze strutturali dell’economia italiana. L’intervento complessivo vuole accelerare su disuguaglianza di genere, inclusione giovanile, divari territoriali. Il programma, articolato su 6 punti stabiliti da Bruxelles, sarà verificato dalla Commissione europea per coerenza ed efficacia. Le 6 mission del Pnrr sono: 1) Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura; 2) Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica; 3) Infrastrutture per una Mobilità Sostenibile; 4) Istruzione e Ricerca; 5) Inclusione e Coesione; 6) Salute. Le risorse europee, sono divise in 68,9 miliardi di euro in sovvenzioni e 122,6 miliardi di euro in prestiti. Nel dettaglio, per la Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura: destinati 50,07 miliardi di euro ripartiti tra digitalizzazione, innovazione sicurezza P.A per 10,95 miliardi; digitalizzazione, innovazione, competitività sistema produttivo per 30,98 miliardi; turismo e cultura per 8,13 miliardi di euro. Per la Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica: destinati 69,96 miliardi di euro, ripartiti tra agricoltura sostenibile e economia circolare 6,97 miliardi; transizione energetica e mobilità sostenibile 25,36 miliardi; efficienza energetica riqualificazione edilizia 22,26 miliardi; tutela territorio e risorsa idrica 15,37 miliardi. Per Infrastrutture per una Mobilità Sostenibile: destinati 31,46 miliardi di euro, suddivisi tra rete ferroviaria ad alta velocità per 28,30 miliardi; intermodalità e logistica integrata per 3,16 miliardi. Per Istruzione e Ricerca: destinati 33,81 miliardi di euro, di cui per il potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione 20,89 miliardi; per “dalla ricerca all’impresa” 12,92 miliardi di euro. Per Inclusione e Coesione: investimenti per 29,62 miliardi di euro, ripartiti tra politiche per il lavoro 12,63 miliardi; infrastrutture sociali, famiglie, terzo settore per 12,58 miliardi; interventi per coesione sociale per 4,41 miliardi. Infine, per Salute: previsti 20,22 miliardi, di cui per telemedicina e rete territoriale 9 miliardi; innovazione e ricerca per 11,22 miliardi. Con il piano sono previste anche le seguenti riforme: della pubblica amministrazione, che comprende la trasformazione, accesso e le competenze; del sistema della proprietà industriale; della formazione obbligatoria per la scuola; delle politiche attive del lavoro; della medicina territoriale.
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