Salva Casa: Che cosa si può sanare?
Il decreto Salva-casa, recentemente approvato dal Governo, introduce misure per sanare le irregolarità edilizie di minore gravità, con tolleranze costruttive tra il 2% e il 5%. Tra le principali novità, viene chiarito che le vetrate panoramiche amovibili (Vepa) e le strutture di protezione dal sole come tende e pergole rientrano ora nell'edilizia libera, semplificando notevolmente le procedure per queste installazioni.
Le tolleranze costruttive variano a seconda della superficie dell'edificio: 2% per superfici superiori a 500 metri quadri, 3% per superfici tra i 300 e 500 metri quadri, 4% per superfici tra i 100 e 300 metri quadri, e 5% per superfici inferiori ai 100 metri quadri. Le tolleranze esecutive includono irregolarità geometriche e modifiche minori alle finiture e impianti, consentendo una maggiore flessibilità nella gestione delle difformità rispetto ai progetti originari.
Il decreto semplifica anche l'accertamento di conformità, richiedendo la doppia conformità solo nei casi più gravi. Viene introdotto il principio del "silenzio assenso" per cui, in mancanza di risposta da parte dell'amministrazione entro 45 giorni per i permessi in sanatoria e 30 giorni per la SCIA, l'istanza si considera accettata. Per immobili soggetti a vincolo paesaggistico, il termine può estendersi fino a 180 giorni.
Infine, il provvedimento riduce gli oneri amministrativi per dimostrare lo stato legittimo di un immobile e semplifica il mutamento della destinazione d'uso. All'interno della stessa categoria funzionale, il cambio di destinazione d'uso è sempre ammesso, mentre tra categorie diverse è consentito per residenziale, turistico-ricettiva, produttiva, direzionale e commerciale, ad eccezione delle unità immobiliari al primo piano fuori terra.
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