Una proposta di legge, promossa da Fratelli d’Italia e attualmente in esame presso la commissione Sanità e Affari sociali della Camera, potrebbe portare a un cambiamento significativo per gli italiani residenti all'estero iscritti all’AIRE (Anagrafe dei connazionali residenti all’estero). Attualmente, coloro che si iscrivono all'AIRE perdono il diritto di ricevere gratuitamente le cure del Servizio Sanitario Nazionale italiano. La proposta di legge suggerisce di consentire a questi sei milioni di italiani residenti all'estero di mantenere tale diritto, versando un contributo annuale. La cifra esatta sarà determinata da un Dpcm entro 90 giorni dall'entrata in vigore della norma, ma si stima che potrebbe aggirarsi intorno ai 1500 euro all'anno.
Il deputato di Fratelli d’Italia, Andrea Di Giuseppe, sottolinea che questa iniziativa potrebbe portare a un significativo aumento delle risorse per lo Stato, potenzialmente aggiungendo circa 8,9 miliardi di euro alle casse pubbliche ogni anno; si parla di una cifra veramente piccola in confronto al debito generato annualmente dal nostro stato. Questa proposta, secondo Di Giuseppe, potrebbe anche portare alla registrazione di un maggior numero di italiani residenti all'estero, che finora non si sono iscritti all'AIRE per non perdere il diritto all'assistenza sanitaria italiana. L'obiettivo è di ottenere una maggiore trasparenza sui cittadini italiani all'estero e di far pagare allo Stato le risorse economiche dovute, riducendo così il peso delle spese sanitarie sul bilancio pubblico. La proposta rappresenta quindi un tentativo di recuperare risorse economiche e di avere una migliore comprensione della situazione degli italiani nel mondo.
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