Scambi internazionali, export a +5,1% e import a +3,8%
Ad agosto crescono gli scambi commerciali con l’estero, più intensa per l'export a +5,1% mentre l'importl si incrementa del +3,8%. L’aumento su base mensile dell’export è dovuto all’incremento delle vendite verso entrambe le aree, Ue (+3,5%) ed extra-Ue (+6,9%). Nel trimestre giugno-agosto, rispetto al precedente, l’export registra un lieve incremento (+0,3%) mentre l’import segna una riduzione del 2,0%.
L'export cresce su base annua del 2,5% in termini monetari (da -7,7% di luglio) e del 3,4% in volume. La crescita dell’export in valore è dovuto all'aumento dell’8,9% per i mercati extra-Ue e di una contrazione del 3,7% per l’area Ue. L’import segna una flessione tendenziale del 20,9% in valore, molto più ampia per l’area extra Ue (-32,6%) rispetto a quella Ue (-6,6%); in volume, la riduzione è contenuta (-2,3%).
Tra i settori che contribuiscono maggiormente alla crescita tendenziale dell’export vi sono i mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+55,4%), macchinari e apparecchi (+11,8%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+6,3%) e autoveicoli (+18,5%). Flettono su base annua le esportazioni di metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (-11,1%), sostanze e prodotti chimici (-12,9%) e coke e prodotti petroliferi raffinati (-8,0%).
Su base annua, i paesi che forniscono i maggiori contributi all’aumento dell’export sono: Stati Uniti (+34,0%), paesi Opec (+14,7%) e Svizzera (+8,0%). Si riducono le esportazioni verso Germania (-3,9%), Regno Unito (-8,7%) e Francia (-4,1%).
Nei primi otto mesi del 2023, l’export registra una crescita tendenziale del 2,3%, cui contribuiscono in particolare le maggiori vendite di macchinari e apparecchi (+11,2%), autoveicoli (+26,0%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+7,6%), mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+10,1%) e articoli farmaceutici, chimico-medicali e botanici (+7,3%).
La stima del saldo commerciale ad agosto 2023 è pari a +2.070 milioni di euro (era -9.508 milioni ad agosto 2022). Il deficit energetico (-4.541 milioni) si riduce a quasi un terzo del valore registrato un anno prima (-11.836 milioni), mentre l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici aumenta da 2.329 milioni di agosto 2022 a 6.612 milioni di agosto 2023.
I prezzi all’importazione diminuiscono dello 0,3% su base mensile e del 12,7% su base annua (da -11,4% di luglio).
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