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Immagine del redattoreLuca Brivio

Schnabel, inflazione meglio del previsto ma niente tagli ancora per sei mesi


Isabel Schnabel, membro del comitato esecutivo della BCE, ha rilasciato un'intervista riguardante l'operato dell'organismo e le aspettative per il futuro. L'intervistatore è Balázs Korányi, giornalista di Reuters, una delle più importanti agenzie stampa inglesi.

L'intervista inizia subito con una citazione da Keynes: "When the facts change, I change my mind. What do you do, sir?". La citazione si riferisce ai dati riguardanti l'inflazione di novembre. Infatti la flash release ha segnalato un mero +2,4% di inflazione su base annuale livello europeo, inferiore alle aspettative e ai numeri delle ultime stime. Un dato positivo e quasi inaspettato, dopo il precedente calo di ottobre a +2,9%. De facto, i dati inflazionistici ci rivelano che l'inflazione sta per tornare sotto il middle - term target del 2%. E questo sembrerebbe di fatto riaccendere le speranze di tagli di tassi d'interesse. L'intervista, tuttavia, prosegue in modo incoerente con tale citazione. Infatti la Shnabel, dopo aver affermato di essere disponibile a cambiare le proprie idee, continua a ribadire la linea cautelare della BCE. La BCE, infatti, per diminuire la domanda di credito, ha alzato i tassi: le misure hanno funzionato, fermando purtroppo la crescita economica. Ora che l'inflazione sembra abbassarsi, dopo due anni di dura battaglia che hanno frenato l'economia e spinto in alto gli interessi di mutui e prestiti, la paura è che, dopo un taglio, vi sia un nuovo aumento dell'inflazione. Perciò, si preferisce mantenere una linea dura per più tempo, per riportare l'inflazione sotto controllo e, solo poi, diminuire la pressione dei tassi.

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