top of page
Immagine del redattoreLuca Brivio

Tassa sugli extraprofitti, impatti su banche e cittadini


Negli ultimi due anni, oltre all'inflazione, sono cresciuti anche i tassi di interesse della BCE, e ciò ha immediatamente causato un rialzo dei tassi dei nuovi mutui e prestiti e dei mutui a tasso variabile. Non si sono alzati in pari modo, al contrario, i tassi di interesse passivi dei conti correnti. Ciò ha aumentato molto le entrate liquide delle banche, che hanno visto perciò profitti e utili da record: le prime 6 banche italiane quotate, nel solo esercizio 2022, hanno visto gli utili salire a ben 13 miliardi. Oltre a ciò, sono lievitate enormemente anche le posizioni di liquidità di alcune di esse: Intesa Sanpaolo, ad esempio, ha visto il flusso di cassa netto 2022 arrivare a +98,13 mld (quasi il 5% del PIL italiano). Per questo motivo, in vista della legge di bilancio, il governo ha pensato di tassare i profitti dovuti ai bassi interessi pagati ai correntisti.

La tassa sugli extraprofitti andrà a tassare le banche quando la differenza fra interessi attivi e interessi passivi della banca sia aumentata di più del 5% nell'anno fiscale 2022 e di più del 10% nell'anno fiscale 2023 rispetto all'anno fiscale 2021. Le quote eccedenti andranno tassate al 40%, limitatamente tuttavia allo 0,1% del totale attivo della banca.

L'impatto fiscale della riforma, che inizialmente avrebbe dovuto essere alto per coprire le spese della legge di bilancio 2023, è stato diminuito prima con l'innalzamento delle aliquote da 3%/6% a 5%/10%, poi con la limitazione dell'importo del prelievo ad un millesimo del totale attivo. La norma alla versione odierna secondo diverse fonti potrebbe generare introiti di circa 2 - 2,5 Mld.

A causa di tutto ciò, Assoutenti ha denunciato un possibile futuro rialzo dei costi bancari proprio per tentare di recuperare le perdite: le stime parlano di quasi mezzo miliardo di euro a danno dei consumatori. Già a febbraio, infatti, Bankitalia era intervenuta per bloccare aumenti unilaterali dei costi dei conti correnti operati dalle banche, e i consumatori, in caso di nuovi ingiustificati aumenti, si sono dichiarati pronti a denunciare le banche all'antitrust.

Comments


bottom of page