Terzo settore, più digitale e innovativo
Stimolare le nuove generazioni nell'ambito del non profit, attraverso progetti culturali innovativi, e promuovere bandi capaci di investire nella formazione e nello sviluppo delle competenze digitali. Il Terzo settore del nostro Paese conferma una crescita costante, con circa 893mila dipendenti e oltre 4,6 milioni di volontari, e sono molte le iniziative attivate per sostenerlo ulteriormente, sia da parte pubblica sia privata. È il caso, ad esempio, del bando “Digitale sociale”, varato dal Fondo per la Repubblica Digitale - Impresa sociale.
In particolare, il programma mette a disposizione 15 milioni di euro complessivi: le proposte progettuali possono essere presentate da partenariati di almeno due soggetti. All’interno del partenariato dovranno essere presenti una rete formale o un gruppo di enti privati non profit che presentano un bisogno comune di empowerment delle competenze digitali dei propri dipendenti e/o collaboratori stabili, inclusi i volontari; un soggetto pubblico o privato non profit con comprovata esperienza nella realizzazione di progetti in ambito digitale, che contribuisca a costruire il percorso formativo più adatto alle esigenze manifestate e sia eventualmente in grado di sviluppare una soluzione digitale funzionale alle necessità degli enti. La finalità è aumentare la professionalizzazione presente negli Enti del Terzo Settore, per migliorare la qualità dei servizi erogati e la gestione efficiente delle risorse.
Si tratta di un intervento di grande impatto, poiché secondo le ultime rilevazioni una quota importante delle organizzazioni non profit, pari al 20,5%, non è digitalizzata. Il percorso di innovazione, decollato nei mesi della pandemia, ha subito un rallentamento e per questo iniziative come quella del Fondo per la Repubblica Digitale assumono una rilevanza progettuale di forte impatto. E così la sfida è quella di sostenere gli enti di questo comparto in un processo di innovazione maggiormente pensato e costruito a livello strategico, in modo da aiutarli a snellire le procedure, avere una maggiore presa sul territorio e fornire nuovi servizi più efficienti, conoscere meglio le comunità che servono grazie all’analisi dei dati e programmare meglio le decisioni. Le proposte progettuali al bando “Digitale sociale”, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro il 19 luglio 2024.
Lo stimolo alle giovani generazioni è invece il focus della call “Il futuro a portata di mano”, promossa da Bper Banca. Il bando intende sostenere cinque progetti culturali in progetti creativi, artistici e culturali. È possibile candidare la propria idea su Produzioni dal basso, prima piattaforma italiana di crowdfunding e social innovation, entro le 12:00 del 2 luglio prossimo e avere così l’opportunità di accedere al cofinanziamento da parte di Bper Banca: se i progetti riusciranno a raggiungere il goal del 40% del budget previsto grazie alla raccolta fondi, la banca contribuirà con il restante 60%.
Le candidature alla call saranno vagliate da un’apposita commissione di esperti, che le valuterà in base a criteri di originalità ma anche di attinenza ai temi promossi dal bando, sostenibilità economica, eventuali precedenti esperienze di crowdfunding, valutazione dell’impatto sociale e capacità di fare networking con le altre realtà del territorio.
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