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Immagine del redattoreLuca Baj

Ue: prudenza nella ripresa

Secondo Bruxelles è troppo presto per cantare vittoria; Infatti, in Italia, sono ancora troppo presenti degli squilibri macroeconomici che pesano in maniera eccessiva sulla riuscita della ripresa sperata. Secondo la Commissione “le vulnerabilità sono legate ad alto debito, una protratta dinamica di bassa produttività che, con una bassa occupazione, danneggia la crescita potenziale che limita lo spazio per la riduzione del debito”. Inoltre, “se il settore bancario è diventato più robusto e resiliente negli anni pre-Covid, restano vulnerabilità. In particolare i crediti deteriorati, scesi negli ultimi anni, restano relativamente alti e rischiano di aumentare una volta che le misure di sostegno saranno ritirate”. La Commissione Ue raccomanda quindi prudenza per il 2022 e di "utilizzare il Recovery Fund per finanziare investimenti aggiuntivi a sostegno della ripresa, mentre conduce politiche di bilancio prudenti”, limitando “ la crescita della spesa corrente finanziata a livello nazionale e, quando le condizioni economiche lo consentiranno, perseguire una politica che punti ad avere una posizione prudente nel medio termine ed assicuri la sostenibilità".

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