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Immagine del redattoreLuca Baj

Alimentazione sostenibile ed educazione digitale: i nuovi Rize ETF su Borsa Italiana

Forte di un focus da sempre indirizzato verso l'investimento tematico, alternativa altamente apprezzata dagli investitori sia per l'implicito supporto ai ribassi fornito dai mega trend sia per le evidenti prospettive di performance, mai così evidenti come durante e dopo l'emergenza Covid, Rize AM ribadisce la propria scelta strategica ampliando la gamma con due nove soluzioni ETF. Rize Sustainable Food UCITS ETF (IE00BLRPQH31), valuta base USD, è un ETF che intende investire ad ampio raggio sul tema dell'alimentazione sostenibile, una sfida che l'intero sistema, dal consumatore alla catena produttiva fino alle istituzioni di governo sono tenute ad affrontare oggi come nei prossimi anni. Si parla infatti di rivoluzione e non di cambiamento in quanto a crescenti esigenze dettate dal sovra popolamento mondiale si affianca oggi anche l'esigenza di una maggiore sicurezza sulla qualità del prodotto per la nostra salute. La nuova consapevolezza del consumatore e l'aumento della domanda obbligano quindi il lato dell'offerta ad ottimizzare ogni singolo anello della catena produttiva sfruttando le più recenti tecnologie per oltrepassare i suoi naturali limiti. Prendendo ad esempio il settore agricolo, emerge la necessita di produrre molto in uno spazio ridotto, di poterlo fare senza l' impiego di prodotti pericolosi per la salute dell'uomo come pure senza un significativo impatto ambientale. Tutto questo è possibile esclusivamente migliorando le conoscenze in tema agro scienza e sull'alimentazione umana, ottimizzando l'impiego e il riutilizzo delle acque, massimizzando l'impiego delle energie alternative e impiegando esclusivamente imballaggi ad impatto ridotto o riutilizzabili (economia circolare). Rize Sustainable Food UCITS ETF replica fisicamente in modo completo il basket del Foxberry Tematica Research Sustainable Future of Food NTR Index, benchmark composto da Tematica Research ( società statunitense con base a Washington DC) al fine di cogliere nel tempo le più recenti tendenze e le più promettenti iniziative legate al cambiamento trascendendo però le consuete classificazioni settoriali, geografiche o legate alla capitalizzazione., caratteristiche fondamentali per creare un paniere sufficientemente dinamico. Secondo le regole del benchmark, una maggiore esposizione dei ricavi al tema oggetto d'indagine genera quindi una più elevata ponderazione in portafoglio. A livello geografico, l'investimento è primariamente rivolto verso gli Stati Uniti 49% mentre Germania 6%, Svizzera 6%, UK 5.4% e Taiwan 5.2% sono i soli paesi a raggiungere ponderazioni oltre il 5%. L'ETF è disponibile oggi sul listino di ETFPlus nella sua versione a capitalizzazione dei proventi ed in funzione di una commissione annua onnicomprensiva pari allo 0.45%. Rize Education Technology UCITS ETF (IE00BLRPQJ54), valuta base USD, consente invece di approcciare un altro tema difficile da isolare con gli strumenti passivi attualmente in commercio in Europa, ossia quello delle nuove tecnologie applicabili nel campo dell'educazione, il cui potenziale è oggi sotto gli occhi di tutti soprattutto a seguito delle esigenze di telelavoro e educazione a distanza rese necessarie durante l'emergenza Covid 19. Il tema in oggetto gode in realtà di fattori trainanti a lungo termine che vanno dai mega trend alle più recenti evidenze legate alle necessità, sempre più pressante, di "reskilling" e "long life learning". Con questi acronimi si fa riferimento all'esigenza, nel corso della vita lavorativa, di acquisire nuove e sempre più specifiche competenze peraltro anche molto diverse da quelle originarie, per poter continuare a competere in un mercato del lavoro mai come oggi mutevole globale. Pertanto, se l'emergenza Covid ha certo dato priorità ad importanti investimenti sul tema è chiaro che i governi (istruzione pubblica) e l'intero settore dell'istruzione privata destineranno negli anni a venire importantissime risorse al cambiamento in oggetto seguendo stime che vedono la spesa per l'istruzione e quella in EDUTECH in costante crescita. Se l'educazione 2.0 rappresenta una necessità per un paese avanzato, un accesso semplice alla stessa è l'interesse principale per chi finora si è scontrato con barriere come l'assenza di infrastrutture adatte, come nel caso di paesi emergenti o in via di sviluppo, già supportati in questo cambiamento dalle potenzialità della tecnologia 5g. A livello geografico il 52% del portafoglio è investito negli Stati Uniti mentre la Cina risulta il secondo paese più considerato con una ponderazione del 35%. Oltre il 2% troviamo solo: 3% Giappone, 2.7% Brasile e 2.3% Australia. Grazie alla selezione operata da HolonIQ, società di intelligence con base a Sydney specializzata sul mercato dell'educazione, i concorrenti meglio posizionati nel campo dell'edutech e quindi dell'apprendimento permanente vengono individuati nel tempo e formano un portafoglio che spazia oggi tra diversi business: aule elettroniche, OER, video e gamification, realtà virtuale e aumentata, moduli interattivi e tecnologie di immersione. Come nel caso dell'ETF sull'alimentazione sostenibile, anche qui si abbandonano i tradizionali stili di classificazione settoriale per una logica tematica per sua natura cross settoriale e qui priva anche dei limiti imposti dalla capitalizzazione. L'innovativo stile di ponderazione prevede infatti quale primo criterio la liquidità del titolo, per poi concentrarsi sulla “purezza” (nel gergo degli ETF tematici, con questa si intende la percentuale dei ricavi d' 'impresa che deriva esclusivamente dal tema oggetto d'interesse) dei titoli che hanno mostrato ampie possibilità di negoziazione. L'ETF, un replicante fisico completo del suo indice, sbarca su ETFPlus nella sua versione a capitalizzazione dei proventi ed è disponibile in funzione di un TER fissato a 45 punti base (0.45%).

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