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Immagine del redattoreLuca Baj

First Trust: arriva anche su ETFPlus il nuovo ETF tematico sulla connettività 5G

I mercati scendono. Molto. E' presto per affermare che la la bolla tecnologica, nata nel 2020 abbia trovato la sua epica conclusione. In effetti, anche le più recenti pessime performance di alcuni dei più gettonati titoli tech sono ben poca cosa se messe a confronto con i rialzi degli ultimi 12 mesi. Certo, per chi ha posizioni in leva, magari aperte da poco, il discorso è molto diverso. E' noto come gli ETF abbiano giocato un ruolo centrale nella ripresa dei mercati, questa volta però con un successo senza precedenti per gli strumenti tematici. La gamma prodotti degli issuers si è infatti allargata rapidamente, portando in luce, anche in anticipo sui tempi, alcune criticità legate alla specifica natura di questi ETF e, in particolare, la necessità di una sempre maggiore sofisticazione a livello di indice. Anche la gestione in portafoglio di questi strumenti, merita ormai maggiori cautele. La differenza tra tematici di prospettiva, più rischiosi e volatili, rispetto a quelli invece sostenuti già oggi da flussi di cassa importanti e in aumento deve essere ben chiara, soprattutto all'investitore che entra a mercato con una curva dei tassi tanto ripida. Altrettanto chiara deve essere la fondamentale importanza acquisita da alcuni temi quale "conditio sine qua" non di molti altri. In tal senso, visti i recenti ribassi, sembra opportuno chiarire come ad esempio il tema delle tecnologie 5g, ossia, in estrema sintesi, una connettività senza fili di gran lunga migliorata rispetto allo standard precedente, proponga proprio queste caratteristiche. Il First Trust Indxx NextG UCITS ETF, (IE00BWTNM743)USD, replicate fisico del benchmark Indxx 5G and Next G Thematic index di casa Indxx, arriva oggi anche sul listino di Milano con la missione di veicolare posizioni di medio lungo termine in quelle società che investono o hanno in programma di investire nelle tecnologie di telecomunicazione 5G e successive ( quando emergeranno). Le reti di nuova generazione utilizzano onde con una frequenza maggiore e questo permette loro di trasmettere più dati, più velocemente e con tempi di latenza molto più ridotti rispetto a quelli di oggi. Una caratteristica imprescindibile pe rla rivoluzione digitale 2.0. Come appare evidente, l'indice conta di investire in svariati settori, nel senso tradizionale del termine, cogliendo buona parte della catena di creazione del valore da questa tecnologia. L'indice ammette quindi ogni fascia di capitalizzazione (minimo 500 milioni USD) ed individua necessariamente le sue componenti sia nei mercati sviluppati che in quelli emergenti (in questo caso sono però presenti vincoli meno stringenti in termini di volumi di trading minimo ma è richiesto che il titolo resti negoziabile per il 90% del tempo durante le sessioni di mercato aperto). L'indice considera società rientranti nelle seguenti due categorie:

  • infrastrutture e dispositivi 5g;

  • fornitori di servizi di telecomunicazioni.

Per “fornitori di servizi di telecomunicazioni,” si intendono tanto le società che producono smartphone o altri dispositivi mobili come anche quelle che possiedono e gestiscono le strutture per custodire i dati al sicuro, ivi compresi i fornitori di sistemi di raffreddamento e fornitura continua d'energia. Naturalmente, sono prese in considerazione anche le società di telecomunicazioni e quelle che possiedono e gestiscono le torri per la distribuzione del segnale 5g così come quelle che produco la fibra ottica (indispensabile per alcuni tratti della distribuzione del segnale). La ponderazione prevede che l'80% del portafoglio sia investito in infrastrutture e dispositivi 5g, mentre solo il 20% è oggi dedicato ai fornitori di servizi di telecomunicazioni. Grazie ad un sistema di pesatura basato sulla capitalizzazione di mercato, l'indice crea poi un paniere costituito dai 100 maggiori titoli idonei, i quali sono poi equipesati. L'ETF è offerto su ETFPlus nella sua classe a capitalizzazione dei proventi ed in funzione di una commissione onnicomprensiva stimata allo 0.7 %.


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