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Immagine del redattoreLuca Baj

IShares aggiorna l'offerta sul listino italiano: arrivano smart cities, CNY bond e nuovi ESG

Indiscusso leader mondiale in campo ETF, iShares amplia l'offerta su Piazza Affari con quattro nuove proposte fortemente orientate a cavalcare i trend che ridefiniranno il settore nei prossimi anni. Non manca infatti l'offerta tematica, sempre più apprezzata dal pubblico sia per la capacità di intercettare il “cambiamento” quanto per la sua implicita funzione di hedging, derivante dal sostegno di inarrestabili megatrend. In questo caso, si punta sulla concentrazione sempre maggiore della popolazione in megalopoli, queste necessariamnete destinate a diventare più efficienti (o smart) per sostenere e migliorare l'organizzazione. Protagoniste saranno quindi le imprese che operano nel ramo delle infrastrutture, un settore che, peraltro, fornisce già una buona allocazione di capitale in fasi iniziali di ciclo, quando trova un economico accesso agli importanti finanziamneti necessari al suo funzionamento. Importanti trend come la mobilità elettrica e l'ambiente si ricollegano e spesso dipendono dal settore in questione, un settore che le istituzioni considerano indispensabile per qualsiasi rilancio economico (basti pensare ai grandi piani dell'amministrazione statunitense in carica ma anche ai finanziamenti europei sul tema). In funzione di un TER di 40 punti base, l'iShares Smart City Infrastructure UCITS ETF A, denominato in USD, offre esposizione fisica (campionata) a questo tema sulla base della composizione dell'indice STOXX Global Smart City NR, benchmark globale che identifica titoli infrastructure che mostrano un chiaro orientamento a sottotemi ricollegabili alle smartcity (ossia che traggono almeno il 50% dei ricavi da queste attività). Il riferimento va a società attive in business come la purificazione delle acque,i ripetitori di telefonia mobile, il riciclaggio dei metalli o anche il trasporto multimodale dei asseggeri. E' bene notare che l'indice effettua un preventiva eliminazione di quei titoli che non raggiungono sufficienti valutazioni ESG rating o sono attivi anche in quei settori generanti esternalità negative (armi controverse, tabacco, combustibili fossili etc.). A requisiti di liquidità attentamente monitorati, si aggiunge poi un numero minimo dei componenti dell'indice pari a 80 per una migliore diversificazione ed un sistema di equiponderazione finalizzato ad evitare eccessive concentrazioni. Lo strumento prevede la capitalizzazione dei proventi. IShares China CNY bond UCITS ETF, denominato in USD, affronta invece il tema del bond market, unanimamente riconosciuto come target per la futura espansione degli ETF. Il peso specico dei replicanti bond è apparso peraltro piuttosto evidente osservando le mosse della FED durante le prime fasi del crollo dei listini, quando per la prima volta nelal storia, la banca centrale ha deciso di ampliare il programma di acquisto di asset anche a questi strumenti. Nel caso specifico, il portafoglio di questo strumento è composto da titoli di stato emessi dal ministero delle finanze della Repubblica Popolare Cinese e da emissioni obbligazionarie dalle banche di stato locali (queste comunque non gestite e non garantite dall'autorità centrale) nella valuta locale. Le obbligazioni in questione quotano presso il mercato interbancario locale, uno dei più grandi del mondo. Le obbligazioni in portafoglio sono a tasso fisso, con scadenza oltre l'anno ed emesse per un valore nominale di almeno 5 miliardi di CNY, non forniscono alcuna valutazione di rating creditizio oltre allo stato di insolvenza. Il Bloomberg Barclays China Treasury plus Policy Bank Index TR, sottostante dell'ETF, è replicato fisicamente a campionamento e ribilanciato con cadenza mensile. Il mercato dei bond in valuta locale presenta noti elementi di criticità legati ai possibili deprezzamenti della stessa ed alla scarsa trasparenza come pure interessanti proposte per i professionisti che sanno trarre vantaggio da rendimenti certo molto più alti di quelli offerti dai paesi sviluppati. I paesi emittenti necessitano poi di uno sempre più stabile accesso al credito internazionale e compiranno certo ulteriori sforzi per attirare i grandi capitali necessari a fianziare l'abbandono dell'appellativo di fabbrica del mondo e sostenere la possente crescita endogena. Lo strumento distribuisce proventi con cadenza semestrale e richiede una commissione annule onnicompensiva pari allo 0.35%. Per chi intende investire nella ripresa puntando sui titoli a grande e media capitalizzazione dei paesi sviluppati, il barometro offerto dal noto MSCI World rappresnta l'alternativa più classica. Il nuovo iShares MSCI World ESG Screende UCITS ETF, valuta base USD e replica fisica capionata, si propone di farlo senza però mantenere nel paniere d'investimento quei titoli non in linea con i dettami ESG e, pertanto, secondo questa logica, poco lungimiranti e destinati a produrre rischi notevoli e performance poco brillanti. Il portafoglio dell'indice MSCI World ESG Screened Index NR, il benchmark sottostante, consta di azioni statunitensi per il 61% (su 22 paesi rappresentati), non presenta importanti cambiamenti per quanto riguarda il profilo di esposizione fattoriale rispettto al suo noto parent e, da un punto di vista settoriale, vede le tre principali allocazioni in IT (23%), Heathcare (14%) e Financials (13%). L'ETF arriva sul mercato nella sua versione a capitalizzazione dei proventi ed è disponibile in funzione di un TER a quota 0.2%. IShares porta sul mercato anche un'altra alternativa sostenibile, questa volta bond corporate. IShares USD Cor Bond ESG UCITS ETF USD D, denominato in USD, è un replicante fisico del BBG Barclays US Corporate Sustainable SRI Index TR, benchmark che raggruppa obbligazioni corporate denominate in USD, a tasso fisso, con un nominale minimo per emissione pari 300 milioni USD e una scadenza necessariamente oltre i 12 mesi. Il merito creditizio delle componenti del portafoglio è fissato ad investment grade e un filtro ESG limita il rating di sostenibilità minimo al BBB secondo classificazione MSCI.L'ETF è disponibile nella classe a distribuzione dei proventi (semestrali) e sbarca su ETFplus con un TER pari a 15 punti base.


- iShares China CNY Bond UCITS ETF USD D (IE00BYPC1H27)

- iShares MSCI Wrd ESG Scr UCITS ETF USD A (IE00BFNM3J75)

- iShares Smart City Infra UCITS ETF USD A (IE00BKTLJC87)

- iShares USD Cor Bond ESG UCITS ETF USD D (IE00BK4W7N32)



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