L’Unione Europea aggiorna la normativa sugli investimenti: contratti a distanza e flussi informativi
Avv. Luca Baj - Centro Studi Jlc - Studio Legale Jlc
Lo scorso 28 novembre 2023 è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea la nuova Direttiva (UE) 2023/2673 sui contratti di servizi finanziari conclusi a distanza.
La nuova Direttiva da un lato abroga la Direttiva 2002/65/CE sulla commercializzazione a distanza di servizi finanziari destinati ai consumatori, dall’altro lato interviene a modificare la Direttiva 2011/83/UE sui contratti a distanza per la vendita di beni e la prestazione di servizi.
Con il nuovo compendio normativo il Legislatore europeo ha tenuto conto della necessità di aggiornare il quadro normativo sulla digitalizzazione che oggi caratterizza la commercializzazione a distanza, intervenendo sull’informativa che va declinata tenuto conto dello specifico “ambiente”, quello digitale, in cui si va ad operare, con particolare riguardo alla fase precontrattuale ed al recesso, che costituiscono elementi centrali, appunto, nella tutela del consumatore.
La rapida ascesa del processo di digitalizzazione ha comportato una notevole trasformazione e diversificazione nell’erogazione dei servizi finanziari: nuovi prodotti, soprattutto diffusi online, si sono affacciati sul mercato e il loro utilizzo continua a svilupparsi in modo dilagante.
Anche per questo motivo sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea dell’8 marzo 2024 il Regolamento (UE) 2024/791, che modifica il Regolamento MIFIR (Regolamento (UE) n. 600/2014), e la Direttiva 2024/790, che modifica la Direttiva MIFID II (Direttiva 2014/65/UE), entrambi relativi ai mercati degli strumenti finanziari.
Il Regolamento MIFIR e la Direttiva MIFID II disciplinano i servizi di investimento e le attività dei mercati finanziari nell’UE, nell’intento di responsabilizzare gli investitori, rendendo facilmente disponibili i dati di mercato consolidati a livello europeo.
Attualmente i dati di negoziazione sono sparsi su più piattaforme di trading, e ciò non rende agevole, soprattutto per gli investitori retail, accedere alle informazioni aggiornate, quali il prezzo degli strumenti ed il volume delle transazioni.
In particolare, sono stati istituiti a livello europeo “sistemi consolidati di pubblicazione” o flussi di dati centralizzati per diversi tipi di attività, che raggruppano i dati di mercato degli strumenti finanziari negoziati nelle diverse sedi di negoziazione.
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