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Immagine del redattoreLuca Baj

Legal & General porta su ETFPlus due ETF su Corporate bond



Grazie a mercati che da marzo non fanno altro che salire, persino i dilettanti assoluti nel campo degli investimenti possono raggiungere performance stellari grazie a qualche criptovaluta dimenticata da anni su un exchange dalla dubbia affidabilità, azioni Tesla valutate come se ogni altra casa automobilistica fosse sparita dalla circolazione e piattaforme di trading 0 commission dal nome tanto simpatico quanto in linea con l'età media di chi vi opera. Ray Dalio, che in portafoglio aveva anche lui “dimenticato qualcosa”, guarda caso delle put option acquistate prima del crollo di marzo 2020, è stato costretto a passare in pochi mesi dal noto cash is king ad un meno lusinghiero cash is trash. Il denaro è spazzatura. Il prezzo dei salvataggi degli ultimi anni è sotto i nostri occhi. La crisi del 2008 ha ucciso il sistema finanziario, la crisi del debito ha fatto il resto: immettere denaro senza limiti ha “salvato” il paziente, annullato il rischio, e quindi ha reso il mercato azionario e quello dei bond tanto remunerativi quanto nessun'altra allocazione di capitale. Un rapporto rischio rendimento senza precedenti. La sicurezza che anche domani il mercato salirà è strettamente legata ai problemi dell'economia reale. Ma non come dovrebbe. Finché questa resta debole e sostenuta da assegni inviati dai governi a chi non ce la fa più, allora i mercati finanziari avranno carburante e motivo di salire. Lo stesso vale quindi per i bond più sicuri, e oggi, anche per gli investimenti HY, inevitabilmente aggiunti dall Fed alla collezione di quegli asset che non possono essere abbandonati al loro destino. Si aspettavano segnali dall'economia reale. Invece è arrivata prima la “guerra fredda” tra USA - Cina e poi... il Covid, ma quest'ultimo con il suo pesantissimo tributo di vite umane. In un contesto simile i bond emergenti hanno prima sofferto il crollo di marzo ma, dopo qualche mese, hanno ripreso a correre grazie a prezzi appetibili, cedole naturalmente alte, un livello d'inflazione fisiologicamente elevato e, naturalmente, ritmi di crescita che nulla hanno a che fare con quelli di un paese sviluppato. L'indebitamento in valute primarie come il dollaro è per loro molto meno oneroso e nel contempo, l'impatto delle nuove tecnologie che sostengono i mega trend si preannuncia maggiore di quanto possa esserlo in USA o Europa, rendendo, peraltro, paesi già anagraficamente avvantaggiati, dei veri nativi digitali sia in termini di modelli di business sia di infrastrutture. L'evoluzione cui vanno incontro gli emergenti è più prevedibile, per noi meno oneroso partecipavi. Pechino ha mostrato i muscoli, sia nella ripresa economica reale sia nella gestione dell'epidemia, senza guardare ai passi avanti compiuti nel campo dell'economia sostenibile, un progetto portato avanti da almeno un decennio. Con buona pace dei guru americani, in tremendo ritardo sul tema.


Legal &General propone oggi su ETFPlus (Borsa Italiana) due nuovi ETF su debito corporate andando a sfruttare da una parte i piccoli segnali di ripresa dell'economia statunitense, estesa e dinamica per natura, e le enormi potenzialità dei mercati emergenti, con tutte le sicurezze di uno scudo ESG e di rating investment grade a garantire buona gestione del debito e lungimiranza. L&G ESG Emer Mark Cor Bond USD UCITS ETF (IE00BLRPRF81), denominato in USD, è la proposta con focus emergente, un ETF fisico a distribuzione semestrale dei proventi che replica la composizione del benchmark JPMorgan ESG CEMBI Broad Diversified Custom Maturity TR Index, paniere che include obbligazioni in USD a tasso fisso o variabile emesse in mercati emergenti e che mantengano un merito creditizio investment grade. I bond devono avere una maturity residua non inferiore a 5 anni (scadenza minima di 6 mesi ad ogni ribilanciamento per restare in portafoglio), ed essere in circolazione per un valore minimo di 500 milioni USD. Non mancano considerazioni ESG, atte sia a ridurre il rischio sia ad aumentare le potenziali performance nel contesto sopra descritto, con una selezione che filtra i titoli in base a caratteristiche ambientali, sociali e di governance puntando ai vertici per queste valutazioni (vengono ad esempio tenuti i più stretta considerazione i green bond). Emittenti attivi nei settori delle armi, del tabacco o del carbone termico vengono esclusi a priori dalla selezione. L'ETF richiede una fee annua stimata a quota 0.35%.


L&G ESG USD Corporate Bond UCITS ETF, (IE00BLRPRD67) denominato in USD, è invece l'altra proposta con cui l'issuer inglese amplia la gamma sul listino italiano, questa più diversificata. L'ETF, un replicante fisico a distribuzione semestrale dei proventi che deriva la sua composizione dal JPMorgan Global Credit Index ESG InvestmentGrade USD Custom Maturity TR Index, un benchmark che investe in obbligazioni investment grade emesse in USD da società di paesi sia sviluppati che emergenti presenti sul mercato per importo minimo circolante di 500 milioni. Il filtro ESG, anche in questo caso, privilegia i green bonds ed emittenti al vertice dei punteggi per le valutazioni ambientali, sociali e di governance. La maturity minima dei titoli di debito è di 6 mesi ad ogni ribilanciamento mensile dell'indice. L'ETF è disponibile in funzione di un TER annuo allo 0.09%.

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