Stiglitz: scenari pessimisti per il 2023
Non sarà un anno facile, il 2023, e ciò in ragione degli strascichi del Covid-10, che continua a minacciare nuove varianti sempre più letali, e la guerra in Ucraina.
C'è il rischio che la Federal Reserve Americana aumenti ancora i tassi di interesse, ma in modo tropo rapido, che non porterebbe un risultato utile nell'approvvisionamento di materie prive o nella destinazione degli investimenti.
Una stretta monetaria rischierebbe di provocare una rallentamento dell'economia sistemico. Un dollaro più forte mitiga sì l'inflazione negli USA, ma a scapito dell' indebolimento delle altre valute, con crescita altrove dell'inflazione.
A ciò si aggiunge il fattore politico, considerando che oltre la metà della popolazione mondiale è governata da regimi autoritari, con attacco alla stampa, alla scienza, alle istituzioni accademiche, alla cultura.
Molti Paesi avrebbero potuto attivarmi prima per evitare i disequilibri sociali che si registrano anche in quelli più evoluti, e gli impatti sul costo dell'energia.
Questo il pensiero dell'illustre economista, premio Nobel.
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