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Immagine del redattoreLuca Baj

VanEck lancia un nuovo ETF: i semiconduttori , “minimo comun denominatore dei mega trend del futuro”

Comun denominatore di molti mega trend, oltre che base indispensabile per alcuni dei business più remunerativi degli ultimi vent'anni, l'industria dei semiconduttori potrebbe però, in ultima istanza, essere considerata anche un porto più sicuro e con maggiori prospettive rispetto ai singoli big tech. Quali che siano i limiti al rialzo dei listini e di queste compagnie, il microchip resta certo una componente elementare e indispensabile di qualsiasi dispositivo digitale connesso e, non a caso, gli stessi produttori di elettronica di consumo, come Apple o Samsung, si dimostrano sempre più intenti ad internalizzare questi processi. A spingerli a produrre microchip non è solo la necessità di ridurre la propria dipendenza dai fornitori. In un mondo che si avvia verso una sempre più radicale digitalizzazione e connessione di ogni processo, e considerato l'impulso che la tecnologia 5G saprà dare a questa trasformazione, l'esigenza di queste basilari componenti si presenterà quasi in ogni settore, portando la domanda, così come la diversificazione dell'offerta, verso livelli mai visti. Domotica, smart cities, medicina a distanza, auto intelligente, cloud computing, sicurezza digitale, sono solo alcuni dei temi che stanno rivoluzionando le nostre vite e che non potrebbero fare a meno di quest'industria. Senza precedenti sarà anche il numero di consumers interconnessi in grado di fruire di queste tecnologie. VanEck, asset manager da sempre attento alle esigenze degli investitori più lungimiranti, dopo aver aperto ufficialmente a Bitcoin con un ETN fisico, propone oggi un nuovo strumento settoriale, il VanEck Vector Semiconductor UCITS ETF (IE00BMC38736), denominato in USD, un ETF in grado replicare la performance di questa industria, naturalmente attraverso un benchmark della gamma MVIS (MV Index Solutions). L' index provider di casa VanEck, oltre 20 miliardi di dollari in attivi investiti nei suoi benchmark (tra i quali anche alcuni dei primi indici su digital assets), diversifica l'offerta con il nuovo MVIS US Listed Semiconductor 10% Capped Index (ticker: MVSMC), un benchmark che intende filtrare l'industria dei microchip mantenendo alti livelli di liquidità/capitalizzazione com anche di volumi tradati daily. Per essere incluse nell'indice, le società devono mostrare di trarre dal settore dei semiconduttori (produzione di semiconduttori e apparecchiature a semiconduzione) almeno il 50% delle loro entrate. Questo porta l'indice ad essere 100% investito nel settore IT, con il 74% del portafoglio esposto verso gli Stati Uniti, per il 14.31% verso i Paesi Bassi e per un 10% verso Taiwan. L'indice utilizza una metodologia di ponderazione market cap weighted. Visto il successo della versione statunitense, l'issuer ha deciso di proporre anche la versione UCITS di questo ETF, che arriva però sul mercato europeo solo nella versione dotata di un cap al 10% per componente, una tutela che, peraltro, ben si sposa con la crescente esigenza di diversificazione imposta dai livelli raggiunti oggi dai listini. Nel caso il peso di una componente sfori il tetto massimo, l' eccesso sarà ripartito equamente sulle altre componenti dell'indice, il quale ha un target fissato a 25 per quanto riguarda il numero di titoli in portafoglio. Marzo e settembre sono i mesi nei quali è prevista la riponderazione semestrale delle componenti. La versione proposta prevede la capitalizzazione dei proventi e una commissione annua onnicomprensiva stimata allo 0.35%.

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