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Immagine del redattoreLuca Brivio

Case green: la situazione italiana

Aggiornamento: 30 giu 2023


unione europea: bandiere

La mattina del 6 giugno 2023 è iniziato a Bruxelles il primo trilogo sulla revisione della EPBD, la direttiva europea che regola l’efficienza energetica degli edifici. Ottenuto il primo ok dal parlamento europeo il 14 marzo, si è tenuto a Bruxelles il primo appuntamento per avviare dei negoziati ufficiali fra i membri del trilogo (fra commissione, parlamento e consiglio europeo) per giungere ad una mediazione. Gli articoli messi più in discussione dal governo italiano sono l’articolo 9, concernente le norme minime di prestazione energetica, e l’articolo 16, che regola l’attestato di prestazione energetica.



Per quanto riguarda l’articolo 9, le deadlines proposte dall’Unione Europea per la riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare sono le seguenti:

Per gli edifici e le unità immobiliari di proprietà di enti pubblici, gli edifici e le unità immobiliari non residenziali che conseguano al più tardi:

- dal 1o gennaio 2027, almeno la classe di prestazione energetica E

- dal 1o gennaio 2030, almeno la classe di prestazione energetica D

Per gli edifici e le unità immobiliari residenziali checonseguano al più tardi:

- dal 1° gennaio 2030, almeno la classe di prestazione energetica E

- dal 1° gennaio 2033, almeno la classe di prestazione energetica D

Sarà poi possibile, per ogni stato, usufruire di alcuni esoneri fino al 22% del patrimonio immobiliare

Per quanto riguarda l’articolo 16, esso introduce alcune modifiche per quanto riguarda le classi di protezione energetica (APE).

La nuova APE assegna una classe di prestazione energetica all'edificio su una scala chiusa che va da A a G. La lettera B corrisponde agli edifici a emissioni zero, mentre gli Stati membri possono definire una classe A+ per gli edifici che soddisfano requisiti specifici di efficienza, produzione di energia da fonti rinnovabili e positività carbonica. Le altre classi sono assegnate secondo le percentuali dei consumi, a partire dalla G che conterrà l’ultimo 15% del patrimonio immobiliare per prestazioni energetiche. Inoltre, l'APE fornisce raccomandazioni per il miglioramento della prestazione energetica, la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e il miglioramento degli ambienti interni dell'edificio. Deve essere chiaramente leggibile e accessibile economicamente, con opzioni di supporto finanziario per famiglie vulnerabili e a basso reddito.

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