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Immagine del redattoreElena Albricci

Cessione del credito e scontro in fattura: ripartizione in 10 rate e spalmacrediti

Per tutti coloro che hanno rispettato gli innumerevoli requisiti imposti dalle molte norme, che hanno modificato l'assetto della normativa, per l'utilizzo delle agevolazioni fiscali, cessione del credito e sconto in fattura, per la realizzazione degli interventi in c.d."SuperBonus", non è garantita la concreta trasferibilità dei bonus: alcune banche hanno riaperto i canali di cessione, ma è verosimile pensare che non ci sarà spazio per tutti coloro che hanno usufruito di tali canali.

Rimane, pertanto la chance della ripartizione della detrazione in dieci rate annuali, per i committenti privati, e dello spalmacrediti, per tutti i fornitori che hanno applicato lo sconto in fattura.

Nel primo caso la scelta di dividere la detrazione in rate, può essere esercitata dai soli Committenti, i quali devono indicarla nella dichiarazione dei redditi 2024. La ratio di tale modifica normativa è quella di concedere ai contribuenti più tempo per permettere di cercare nuovi soggetti che acquistino i crediti, così da permettergli di cedere il credito.

L'altro strumento è il c.d. spalmacrediti, che può essere utlizzata da tutti i soggetti che hanno acquistato crediti e dalle imprese costruttrici che hanno utilizzato il metodo dello sconto in fattura. Si tratta di una misura introdotto già nel 2022 con il D.L. 176/22 ed estesa con la L. 38/23 anche al c.d. Sismabonus che permette a tali soggetti di dividere in dieci anni i crediti per i quali abbiano comunicato le opzioni entro il 31/03/2023.




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